Con il titolo Enclave si annuncia e si riassume l’inedito incontro fra due artisti contemporanei dalla caratura internazionale: Bizhan Bassiri e Jan Dibbets che, negli ambienti del Centro spezzino, hanno realizzato due mostre personali con opere site-specific offrendo al pubblico un inconsueto spaccato riflessivo. Con una sorta di gioco di concetto, nel realizzare una vera e propria geografia artistica, visivamente le opere dell’uno finiscono con l’essere delimitate da quelle dell’altro, sicché la sovrapposizione di pensiero sconfina il metaforico per farsi concreto.
Si osservano così storiche opere di Bassiri, come quelle appartenenti ai cicli delle Evaporazioni (1998-2006), delle Erme (1996-2002), dei Paesaggi del pensiero magmatico (1978-2000) culminanti nell’ambiente denominato Riserva aurea (2007), incrociarsi con le fotografie e costruzioni di disegno geometrico di matrice concettuale e povera, tipiche dell’opera di Dibbets, che danno conto dei “punti di vista” dei suoi paesaggi en plein air o di interni, concepiti in modo orbitale e antimimetico. Dal materico all’effimero, dallo spirituale allo speculativo, l’intreccio fra i due artisti si offre, non solo quale spunto di approfondimento dell’opera di entrambi, ma come viatico per un’intensa riflessione che tocca simultaneamente l’anima e la mente.