Titolo: Veglia
A cura di: Bruno Corà
Luogo: Museo Riso – Cappella dell’Incoronazione, Palermo [Italia]
Data: 27 gennaio – 11 marzo 2018
Il 26 gennaio 2018 il Polo Museale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo, in collaborazione con la Monacontemporary e la Fondazione VOLUME!, inaugura Veglia.
Il progetto coinvolge due sedi con due interventi site specific, il primo appunto Veglia, presso il Palazzo Belmonte Riso e il secondo, Corpo Celeste, nella Cappella dell’Incoronazione.
Nella stanza principale del Museo un corpo nero di oltre 5 metri emerge da una vasca di olio, anch’esso nero. La scultura si presenta come una sorta di dormiente disteso, un sarcofago di un eroe riconsegnato alla storia; in un gioco di rimandi con un grande dittico sulla parete: Evaporazione Notturna. La superficie del quadro, come un sudario, copre volumi e forme e nasconde i resti di una battaglia. Nelle stanze adiacenti un gruppo di Erme e una serie di Evaporazioni Volto fanno da coro alla veglia. A completare l’esposizione la presenza dei visitatori, ulteriori testimoni del momento del trapasso.
In questo spazio la materia perde peso, si sacrifica sull’altare dell’arte. In una continua metamorfosi diviene un’apparizione che dura il tempo della veglia stessa, il passaggio dalla notte all’alba. Altro elemento che si lega alla drammaturgia delle veglie funebri, oltre alla temporalità dilatata e alla fisicità eterea, è il silenzio. Un silenzio che amplifica la dimensione di sospensione temporale all’interno dello spazio.
Se nel Museo il tema viene trattato sottolineandone il forte carattere epico ed eroico, negli spazi della Cappella dell’Incoronazione la veglia mostra la sua valenza sacra ed evocativa. Il grande corpo disteso è scomparso ed al suo posto, come caduto da una dimensione ignota, appare il Corpo Celeste: una grande superficie nera che dal centro della stanza assorbe la luce circostante e diviene segno dell’assenza della materia. Ai lati due Specchi solari che, come candelieri, invitano lo spettatore all’accensione di un cero, la luce fioca che illumina di luce riflessa l’opera centrale invita così ad un ulteriore momento di meditazione.
Con questi due lavori presentati nella città di Palermo prosegue il percorso di Bassiri incentrato su un dialogo costante tra materiali, luoghi, tempi e spazi. L’incontro e la fusione di questi ultimi, nonché tra culture differenti, diventano la sintesi della visione che l’artista ha del mondo contemporaneo.